LA MAGLIA è CULTURA
Probabilmente l'arte di intrecciare i fili di lana, cioè l'arte della maglia, era già nota ai pastori delle caverne.
I primi strumenti di lavoro furono certamente le dita, poi si passò a ossicini e stecchi di legno, fino ai classici ferri da maglia, ancora in uso. Più volte dimenticata e più volte riscoperta come diffusa necessità delle civiltà, l'arte della maglia è fiorita in tutti i continenti, imponendosi a poco a poco come universale esigenza del vestire e canone irrinunciabile di eleganza e funzionalità. Oggi la disponibilità praticamente illimitata di filati e colori ha esteso l'arte della maglia a tutti. Per hobby, per passione, per pratica opportunità, per cultura oggi più che mai si sta riscoprendo questa meravigliosa arte.
LA NOSTRA STORIA
GLI ANNI SETTANTA
Fine anni '60. Giuliano grafico, Giusy apprendista magliaia in uno studio stilistico di maglia. Pieni di entusiasmo e inesperienza, progettavano capi in maglia a macchina sperimentando con lavorazioni, punti e colori su loro stessi e su amici disponibili.
1969. Giusy si presentò - dopo vicissitudini - all'appuntamento in Via Sant'Andrea, con Donna Biki, famosa sarta di alta moda e stilista personale della Callas. Esaminò i modelli che Giusy le portò in visione e immediatamente ci chiese di creare con il suo atelier capi in maglia che avrebbero sfilato all'Alta Moda di Roma. Nella press release eravamo citati come GI-TRICOT. Insieme abbiamo realizzate sei collezioni di maglia, collaborando per tre anni con la casa di moda Donna Biki. Le PR presenti alle sfilate ci contattarono e da lì iniziò il nostro lavoro per la creazione di modelli che venivano utilizzati nelle campagne pubblicitarie delle aziende di settore (es. Calze Santagostino)
Tra i modelli pubblicati sulle riviste del settore: "l'Abito Lira" su rm1 - la maglieria in italia.
1970. Tra le prime collaborazioni per i giornali del settore, abbiamo prodotto modelli per il settimanale "Bella" e il mensile "Famiglia mese", realizzando i capi e schede maglia a mano con i filati Patons.
1971. La collaborazioni con le filature si estendono al gruppo COATS-Patons, Grignasco e Filpucci (maglieria industriale).
Agli inizi degli anni '70 il settore dei filati per lavori a mano era in una profonda crisi. Il gruppo inglese COATS affidò ad un'agenzia pubblicitaria di Torino il rilancio del settore, dopo una ricerca di mercato, l'agenzia propose l'idea di un ufficio stile che, con una nuova immagine, modelli a maglia, uncinetto e cucito. E dopo una selezione di oltre 3'000 curriculum scelsero GI-TRICOT e ci affidarono il rilancio del settore.
Nel 1973 nacque il Punto: Centro Orientamento Moda per la promozione e l'utilizzo in tutti i settori creativi dell'handmade (maglia, uncinetto, ricamo e cucito).
Dimenticato lo studio grafico, dimenticato lo studio casalingo, ci immergemmo in un'avventura rivoluzionaria, creando nuove immagini di stile con ferri e uncinetto con sfilate
1973. Primi servizi di moda pubblicato su Amica, su Gioia.
1973. Prima Enciclopedia di maglia "Il Filo"
GLI ANNI OTTANTA
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GLI ANNI NOVANTA
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Le nostre collaborazioni
Negli ultimi anni lo Studio Marelli è impegnato nella creazione e promozione di collezioni di aguglieria per filature e rivenitori di filati quali Miss Tricot Filati, BettaKnit, DMC e Betulla.
La progettazione dei punti, delle lavorazioni e dei modelli passa da un'attenta analisi della materia prima, fornita direttamente dalle filature. Dopo lo studio del filato e della resa che ne esalti al massimo le proprietà segue il disegno della collezione, diverse proposte da sottoporre al committente, per poi procede alla realizzazione dei modelli selezionati e alla stesura delle relative spiegazioni.
Le nostre pubblicazioni
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Lo Staff
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